Gabrielli sulla polemica dei nomi dei poliziotti che hanno ucciso Amri

Gabrielli sulla polemica dei nomi dei poliziotti che hanno ucciso Amri

Il Capo della polizia, Franco Gabrielli, interviene sulla polemica della divulgazione dei nomi degli agenti che hanno ucciso Amri.

“Non c’è alcuna esposizione” afferma Gabrielli, ma un riconoscimento chiaro. Intanto è stato dimesso il poliziotto rimasto ferito nella sparatoria.

I giornalisti sono arrivati anche dall’estero, qui, all’ospedale San Gerardo di Monza, per avvicinare l’agente ferito con un colpo di pistola da Amis Amri. Questo però è impossibile, dopo gli ordini della prefettura, di rispettare la privacy del poliziotto. La sua stanza è la numero 37, dentro vi sono solo i suoi colleghi. Sono venuti a prenderlo loro, nel primo pomeriggio. Lontano da telecamere e giornalisti, il poliziotto diventato un eroe viene dimesso.

“L’ho visto veramente contento. Contento di essere in piedi. Di poter riprendere la sua vita normale. Essendo Natale, probabilmente vorrà tornarsene a casa.” Ha cosi commentato Matteo Stocco, direttore generale asst Monza.

Insieme al collega, ha messo fine alla fuga dell’uomo più ricercato d’Europa, Anis Amri. Due giovani agenti, elogiati da due massime autorità straniere. Un reporter del Daily Mail è arrivato qui a Monza da Berlino. “L’attenzione della Germania si è tutta spostata qui” racconta. “La polizia tedesca dava l’idea di essere confusa invece quella italiana ha fermato e ucciso il presunto terrorista. Questi due agenti sono dei veri e propri eroi”.

Il poliziotto operato alla spalla, esce dall’ospedale in gran segreto, utilizzando una delle dieci uscite. I suoi familiari lo aspettano in Friuli, le vacanze le passerà con loro.

Gli spetteranno ora 6 mesi di meritate vacanze, e 4 mesi di riposo forzato in seguito all’operazione alla spalla, effettuata dal Primario dell’ospedale, il Dottor Renzo Di Gennaro. E ora il comando della polizia italiana si augura che non ci siano ripercussioni sull’italia. Nessuna rivendicazione da parte dell’Isis.

O sarà l’ora anche per l’Italia di subire il primo di una lunga serie di attentati terroristici, parte delle varie rivendicazioni che ormai l’Isis ci ha abituati ad assistere impotenti e quasi impossibili da evitare.

Gabriele

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