L’omaggio a Fabrizia tornata nella sua Sulmona

L’omaggio a Fabrizia tornata nella sua Sulmona

Il feretro della giovane Fabrizia  morta nell’attentato terroristico a Berlino è arrivato nella casa di famiglia nel pomeriggio.

Resterà lì fino ai funerali che si terranno lunedì. I genitori e i parenti più stretti vogliono trascorrere con lei da soli quest’ultimo Natale.

La rosa della mamma, le carezze del papà e del fratello, sulla bara di Fabrizia, la ragazza con il sorriso che viva il suo sogno di cittadina europea, adesso è lì, in un carro funebre sulla pista dell’aereoporto di Ciampino. Ai genitori di questa ragazza sfortunata, l’abbraccio da parte di tutta l’Italia attraverso il Presidente della Repubblica Italiana, Mattarella.

Poi il viaggio; l’ultimo, il più doloroso, verso la casa di Sulmona, quella dove Fabrizia sarebbe dovuta tornare per festeggiare il Natale insieme alla sua famiglia. Invece per i suoi genitori questo sarà il più triste e straziante dei Natali.

Nella villetta presidiata dai Carabinieri e dalla Polizia, entrambe forze armate dell’ordine Italiano, entrano solo i parenti più stretti per apportare un po’ di conforto a chi sta vivendo una tragedia enorme. Una piccola mesta processione, per restare accanto alla famiglia che la veglierà in casa fino ai funerali, che si terranno proprio nella città natale di Fabrizia, Sulmona, il giorno di lunedì mattina, 26 dicembre, a Santo Stefano, nella cattedrale della cittadina di Sulmona.

“E’ un dolore troppo grande, troppo grande!” “Io ho sperato fino all’ultimo che non fosse vero, l’ho sperato proprio con tutto il cuore!”, questi sono stati i commenti dei vicini di casa di Fabrizia, commossi dal dolore dell’accaduto. Per Fabrizia, trentun’anni appena, candele, lacrime e preghiere, quelle di un intera cittadina ancora incredula che la morte, da Berlino, possa essere arrivata proprio tra queste montagne e colpire una delle sue figlie migliori.

E tra queste strade un Natale che non può essere un vero Natale.

Gabriele

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