Fine del roaming all’interno dell’Unione Europea

Fine del roaming all’interno dell’Unione Europea

L’Europa pronta a superare l’ultimo ostacolo per innescare la fine del roaming all’interno dell’Unione Europea.

Il Parlamento e gli Stati hanno concordato i prezzi che gli operatori dovranno imporre per quanto riguarda la connettiità in roaming. Le nuove tariffe entreranno in vigore tutte insieme per fornire la connettività mobile agli stranieri che rimarranno comunque in giro per l’Unione Europea, che sembra finalmente aver superato l’ultimo ostacolo per terminare il roaming, i costi aggiuntivi che impongono gli utenti di telefonia mobile quando viene utilizzato internet all’estero. Il Parlamento europeo e il Consiglio, che rappresenta gli Stati membri, ha chiuso ieri sera l’unico capitolo in sospeso nei negoziati : accordo sui prezzi che gli operatori addebitano tra loro per il roaming quando offrono questo servizio. Dopo 10 anni di tentativi e gli sconti parziali, il roaming scomparirà del tutto – tranne che per i casi intesi come abusivi – a partire dal prossimo 15 giugno. Eppure, ci saranno alcune condizioni d’uso: le aziende possono arrivare a pagare gli utenti che abusano del sistema con un eccessivo uso ingiustificato di fuori del loro paese di residenza abituale.

Il prezzo all’ingrosso si abbasserà d’ora in poi del 90% rispetto ad oggi, come ha riportato Mercoledì il Consiglio europeo. Nel coso degli anni è stata una battaglia importante, perché la situazione è molto irregolare in Europa. I paesi con maggiore presenza di turisti sulle loro frontiere (tra cui Spagna) impongono alte tariffe che permettono agli operatori di far fronte ai costi di manutenzione del volume di visitatori. Breakeven raggiunge la Spagna, secondo le fonti, che prevedono un aumento dei prezzi al cliente finale per gli operatori che costerà loro somme non conformi a tali tariffe. non concordate con nessun altro stato e che però possono permettere loro di coprire il costo della fornitura di servizi, come sostengono alcune fonti diplomatiche.

L’esito dei negoziati soddisfa la maggior parte degli stati del nord, che premevano per mantenere delle soglie basse che permettono di mantenere offerte competitive per i propri clienti. Ora, il tetto per i dati scenderà dagli attuali 50 euro a giga a 7,7 euro.

Da lì, sarà abbassato a tappe, fino a un minimo di 2,5 euro al giga nel 2022. Nelle chiamate, il prezzo all’ingrosso verso il basso di ingresso 0,05 euro al minuto a 0,032. Per i messaggi, passando da 0,02 a 0,01 euro.

 

Gabriele

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