Google: il futuro ci riserva app a pagamento?

Google: il futuro ci riserva app a pagamento?

Google è un vero e proprio colosso dell’internet. Praticamente chiunque conosce il motore di ricerca presente sul web. Tuttavia, Google ormai non è solo un motore di ricerca. Nel corso del tempo l’azienda con sede a Mountain View ha messo a punto diverse applicazioni e software sviluppati online. Si pensi ad esempio ad applicazioni come Maps, Google Music e numerose altre ancora. Queste applicazioni per ora sono gratuite ma prossimamente le cose potrebbero cambiare. Ecco quali sono le ultime novità!

Google: cosa potrebbe riservare il futuro?

Il futuro di Google potrebbe essere molto più costoso per i centinaia di utenti che possiedono un account Google Play. Si ricorda infatti, che anche il marketplace delle app per dispositivi android è totalmente in mano al colosso americano. Chiunque sia bravo a sviluppare app può lanciare le proprie creazioni sul Play Store. Le app lanciate più quelle fornite dalla società di Mountain View sono totalmente gratuite. Soltanto alcuni add-on sono a pagamento oppure alcuni giochi lanciati sul mercato da alcune famose case produttrici. In futuro però, Google potrebbe optare per un abbonamento mensile oppure annuale da far pagare ai propri utenti. Chi paga l’abbonamento potrebbe utilizzare tutte le funzionalità dell’app store, mentre gli altri avrebbero diritto a ricevere soltanto gli strumenti base presenti all’interno del telefono.

Stile netflix in arrivo?

Questa scelta del colosso americano quindi sembra seguire quella di altre aziende presenti sul mercato, come ad esempio Netflix oppure Amazon. Tuttavia, c’è da chiedersi se tale considerazione rivoluzionerà l’intero mondo della telefonia. Ad oggi, avere un telefono non è un bene di lusso e ci sono già costi di gestione imponenti. Aggiungere un altro abbonamento per usufruire di app e giochi rilasciati gratuitamente potrebbe portare risvolti negativi. Per questa ragione, l’azienda statunitense sta testando tale opportunità attraverso sondaggi e questionari. Il pubblico è sovrano in questi riscontri, dunque se si dovesse arrivare ad un fatidico abbonamento Google, si deve ricordare che tale decisione è maturata solo dopo aver preso in considerazione l’opinione degli stessi utenti.

Gabriele

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