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Gli effetti collaterali del Multitasking sul cervello (parte 2)

A quanto pare un solo articolo su tutti gli effetti negativi del Multitasking non bastava (se volete leggere la prima parte cliccate qui). In fin dei conti, che il Multitasking portasse degli effetti negativi era risaputo, ma pochi sanno quanti effetti negativi porta su di noi. Esaminiamo questi ultimi effetti collaterali e approfondiamoli insieme.

La dopamina, questa sconosciuta

La dopamina, un neurotrasmettitore rilasciato dal cervello, è indispensabile per il corretto funzionamento dell’attività comportamentale ed emozionale. Come è stato scoperto da diversi esperti di neuroscienza tra cui Earl Miller, docente del Massachusetts Institute of Technology (MIT), è meglio concentrarsi su un’attività alla volta senza usare il Multitasking. Infatti utilizzare questa skill porta gli effetti indesiderati della dopamina. Il multitasking infatti produce alti livelli di stress e adrenalina, e per abbassare questi valori ci concediamo distrazioni frequenti che portano alla produzione di dopamina. Il nostro cervello è drogato di dopamina e per questo ne vuole sempre di più. Ciò rende impossibile concentrarsi su un compito complesso.

Un problema per la scuola

Per chi non ci credesse ci sono prove scientifiche che l’apprendimento scolastico è ostacolato da questo tipo di attività. Infatti Russ Poldrack, neuroscienziato a Stanford, spiega che il processo di apprendimento mentre si fa multitasking spinge le nuove informazioni verso la parte sbagliata del cervello. Riflettiamo su un esempio quotidiano di quasi ogni studente. Se gli studenti studiano e guardano la TV allo stesso tempo le informazioni acquisite dai loro compiti si indirizzano al corpo striato, una regione specializzata nella memorizzazione di nuove procedure e competenze, non di fatti e idee. Senza la distrazione della TV, invece, le informazioni raggiungono l’ippocampo, dove vengono organizzate e classificate in una varietà di modi, rendendo più facile recuperarle. In poche parole c’è una deviazione delle informazioni nel cervello, e questo porta ad essere disorientati e poco produttivi.

Il metabolismo ne risente

Il Multitasking porta a focalizzarsi su più compiti contemporaneamente, cosa che porta la corteccia prefrontale e il corpo striato a bruciare il glucosio ossigenato, lo stesso combustibile di cui hanno bisogno per restare concentrati sui compiti. Il tipo di spostamento rapido e continuo che operiamo con il multitasking fa sì che il cervello bruci il combustibile così rapidamente che dopo ci sentiamo esausti e disorientati, anche se ne abbiamo fatto uso per poco tempo. Abbiamo letteralmente impoverito i nutrienti nel nostro cervello. Questo porta a compromessi in termini di prestazioni cognitive e fisiche.

Conclusioni

Ora possiamo dire di aver concluso per davvero questo argomento. Abbiamo scoperto che il Multitasking implementa le nostra attività in un tempo minore ma le sue controindicazioni sono troppe per essere considerata una buona skill. Vi ringrazio per aver letto il mio articolo fino alla fine e spero che vi sia stato utile per prendere decisioni future. Ora concluderei con una bellissima citazione.

“Il nostro giocattolo più grande è il cervello”

SIR CHARLIE CHAPLIN

FONTE –> https://www.corriere.it/salute/neuroscienze/15_gennaio_20/multitasking-rovina-cervello-intelligenza-8aa73808-a0c5-11e4-b571-55218c79aee3.shtml

Gli effetti collaterali del Multitasking sul cervello (parte 1)

Fare più cose contemporaneamente non è così super come sembra. In realtà utilizzare troppo spesso il Multitasking fa solo male al nostro cervello, ma vediamo nel dettaglio questi effetti collaterali.

il QI ne risente

A quanto pare si è riscontrato che utilizzare troppo spesso il Multitasking renda più “stupidi”. Uno studio dell’ University of London ha dimostrato che durante il Multitasking ciò che ne risente è proprio l’intelligenza. Questo esperimento consisteva nel far svolgere a degli adulti più compiti cognitivi allo stesso tempo. Il calo di QI nei soggetti studiati era pari a quello che potrebbe sopraggiungere in caso di consumo di marijuana o dopo una notte passata ad occhi aperti. In poche parole il QI di una persona adulta scendeva allo stesso livello di quello di un bambino di 8 anni. Decisamente non una buona conseguenza.

La tua intelligenza emotiva si abbassa

Triste a dirsi, il Multitasking porta anche questo effetto negativo con se. Il Multitasking causa difficoltà nel mantenere la concentrazione, l’organizzazione e l’attenzione ai dettagli. Durante contesti sociali (come riunioni di lavoro) è sconsigliato fare uso di questa pratica perché indica poca consapevolezza di sé e sociale, due particolarità dell’intelligenza emotiva (EQ) che sono fondamentali nella carriera lavorativa. Uno studio svolto da TalentSmart ha individuato che il 90% dei Top Performer hanno alti livelli di EQ, perciò, se il Multitasking danneggia questo tipo di intelligenza, si farà più fatica a fare carriera e ad avere successo nel mondo del lavoro. Che grosso problema in un mondo basato sul lavoro.

Il cervello soffre

Inizialmente si credeva che il deterioramento del cervello dovuto al Multitasking fosse solo momentaneo, ma purtroppo si è scoperto che non è affatto così. Una ricerca svolta dall’Università del Sussex, nel Regno Unito, ci dice cosa succede al nostro cervello durante un’operazione di Multitasking. La risonanza magnetica fatta sul cervello di persone che passano molto tempo in attività di Multitasking hanno una densità minore nella corteccia cingolata anteriore, responsabile di attività quali empatia e controllo cognitivo ed emotivo. Anche se non esistono dati certi su un possibile effetto fisico sul cervello, di sicuro le attività del cervello sono ridotte notevolmente.

Il cervello si divide

Ovviamente questa divisione non è fisica, ma coinvolge l’attività del cervello. Ogni volta che prestiamo attenzione a come svolgere un solo compito si attiva la corteccia prefrontale, che si estende su tutti e due i lobi nella parte anteriore del cervello. Questa corteccia prefrontale aiuta a focalizzare la nostra attenzione su un obbiettivo e coordina la comunicazione con le altre aree cerebrali per terminare il compito assegnato. Quando bisogna svolgere una sola attività i due emisferi lavorano insieme. Quando invece svolgiamo attività di Multitasking il cervello, per così dire, si divide a metà, infatti ogni emisfero è addetto ad un compito. In effetti, quando svolgiamo attività di Multitasking è come se avessimo due cervelli che lavorano contemporaneamente e in modo assolutamente indipendente l’uno dall’altro. Ora vediamo nel dettaglio questa ricerca e le sue implicazioni nella nostra vita di tutti i giorni.

(le differenze tra Multitasking e non)

Ricerca INSERM

I due neuroscenziati Etienne Koechlin e Sylvain Charron dell’Institut National de la santé et de la Recherche Médicale (INSERM) di Parigi hanno svolto questa ricerca. Ai partecipanti, 16 uomini e 16 donne (con età compresa tra i 19 e i 32 anni) venne chiesto di svolgere due compiti nello stesso momento. L’attività del loro cervello era monitorata attraverso risonanza magnetica funzionale, e quando è stato chiesto di concentrarsi solo su uno dei compiti aumentava l’attività delle cellule nervose di un solo emisfero. Quando invece è stato chiesto loro di concentrarsi sull’altro compito è diventato più attivo il lato opposto. Questa è stata la prova finale che il cervello realmente si divide a metà durante il Multitasking e ciò non fa affatto bene a questo importante organo. Ad un certo punto gli scienziati hanno chiesto loro di svolgere un terzo compito ciò che si è scoperto è davvero interessante. In effetti è stato scoperto che gli individui non riuscivano a svolgere più di due attività contemporaneamente. Ciò è facilmente riconducibile al fatto che abbiamo solo due lobi e quindi non possiamo svolgere più di due compiti allo stesso tempo.

Tirando le somme

Miei cari lettori oggi abbiamo parlato di un argomento che riguarda ognuno di noi, dopotutto a tutti è capitato di guardare la TV mentre rispondevamo ad un SMS. Il reale problema del Multitasking è che in troppi lo praticano. Nessuno si rende conto dei reali effetti che questa attività ha sul nostro cervello. Il cervello serve a tutti e dovremmo cercare di renderlo il più integro possibile. Nel prossimo articolo finiremo di parlare degli effetti nocivi del Multitasking (clicca qui per aprire l’articolo)

FONTE –> https://www.sviluppopersonalescientifico.com/multitasking/