Alla scoperta di Peeple

Alla scoperta di Peeple

Un’app che può distruggere la vostra vita, la vostra attività oppure d’altra parte può rendervi la persona più famosa del mondo. Ecco Peeple!

«Ogni volta che compriamo una macchina o prendiamo simili decisioni facciamo un sacco di ricerche online. Perché non farlo per altri aspetti della vita?» (Julia Cordray, co-fondatrice di Peeple).

Peeple è un’app che permette di dare voti ad altri esseri umani, da una a cinque stellette. Sarà disponibile da fine novembre, inizialmente solo per iPhone e iPad.

La giornalista del Washington Post Caitlin Dewey: «Possiamo già valutare online ristoranti, alberghi, cinema, corsi universitari, politici, agenzie governative e movimenti intestinali: quindi la cosa più sorprendente di Peeple, un nuovo servizio che potremmo descrivere come uno Yelp o Tripadvisor per le persone, è che nessuno finora avesse avuto il coraggio di lanciare un prodotto del genere».

Funzionerà così: per iscriversi bisogna avere almeno 21 anni e avere un account Facebook; chi recensisce deve indicare il grado di conoscenza dell’altro – personale, professionale o romantico – e deve inserire il numero di cellulare del citato, che riceverà un sms con cui viene informato della creazione di un profilo che lo riguarda, con il nome di chi lo ha fatto.

Le recensioni positive sono postate immediatamente; quelle negative invece rimangono in sospeso per 48 ore, in caso ci siano dispute a riguardo o ripensamenti da parte di chi le ha scritte. I profili delle persone che non sono registrate al servizio – e quindi non possono contestare eventuali recensioni negative – mostrano solo le recensioni positive. Inoltre Peeple ha vietato una serie di cattivi comportamenti, inclusi volgarità, sessismo e le discussioni che riguardano malattie e in generale condizioni di salute.

Uno dei punti fondamentali è che non ci si può escludere: una volta che qualcuno mette il tuo nome su Peeple, resta lì, a meno che non ci siano violazioni delle condizioni del servizio. E d’altra parte già oggi nessuno può impedire a nessuno di scrivere online un’opinione sul proprio vicino di casa, a patto di rispettare le leggi su diffamazione, ingiurie, eccetera.

Gabriele

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