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Come combattere la sedentarietà in 3 mosse

La sedentarietà è diventata ormai un problema serio nel mondo. Sempre più persone si stanno abituando ad avere una vita comoda e a fare sempre di meno. Sta diventando comune avere una vita molto sedentaria e con sempre meno attività fisica.

Stessa la parola “sedentarietà” indica un termine medico usato per descrivere uno stile di vita con una mancanza di moto e esercizio fisico. Questo modo di vivere porta molti problemi di salute e di obesità senza calcolare l’effetto più debilitante in assoluto, ovvero la morte. Dopo aver esaminato quali problemi causa la sedentarietà vediamo insieme alcune soluzioni.

Punta sul piacere

Quale miglior attività del fare qualcosa che ci faccia provare soddisfazione e piacere? Ebbene, questo potrebbe essere il motivo per cui possiamo perdere la voglia di essere persone sedentarie. Provare piacere nel fare qualcosa ci può spingere a fare di più e a non rimanere con le mani in mano. Essere sedentari non fa bene e per l’appunto, un modo per togliersi questo brutto vizio è fare qualcosa che ci soddisfa.

Il Processo

Focalizzarsi solo sul risultato di ciò che stimo facendo non ci aiuterà nel modo in cui pensiamo. Bisogna fare in modo di provare piacere e soddisfazione in ogni parte del lavoro e non solo sul risultato. Se ci prefiggiamo di perdere 4 kg in un mese non dobbiamo concentrarci solo sul risultato o obbiettivo finale ma bensì dobbiamo concentrarci su tutto il processo.

La Ripetizione

Porsi l’obbiettivo di toglierci il brutto vizio della sedentarietà è un ottimo inizio, ma bisogna costantemente fare qualcosa che ci impedisca di ricadere il questa trappola. A questo punto entra in gioco la ripetizione: ripetere una certa attività ogni giorno per un certo tempo ci aiuterà a essere costanti e a non diventare di nuovo sedentari. A questo punto potremmo iniziare iniziare una nuova attività: Perché non ci prefiggiamo di correre (o fare una passeggiata) ogni giorno per un minimo di 30 minuti all’aria aperta?

Conclusioni

Dopo aver elencato tre semplici mosse per diventare persone attive e non più sedentarie arriva la parte più difficile, mettere in pratica tutto questo. Ma non preoccupatevi, non siete i soli a dover affrontare problemi con la sedentarietà, dopotutto molte persone preferiscono stare a casa stesi sul diano mentre guardano serie TV, ma ricordiamoci che la salute viene prima di tutto.

FONTE https://ilblogperte.com/2019/12/08/combatti-la-sedentarieta-in-3-mosse/

Alcune droghe e i loro effetti su di noi

Da sempre le droghe sono un problema che affligge l’umanità, ma mai come ora ci sono così tante droghe in commercio. Sempre più droghe di origine sintetica vengono creati in laboratorio. Nel 2018 c’è stato un boom di nuove droghe inventate dal nulla come: cannabinoidi, catinoni, fentanili, fenetilammine, ketamine. Tutto questo è molto pericoloso, anche perché molte di queste nuove droghe sono vendute proprio su internet. Ma ora passiamo alla parte chimica delle droghe. Esaminiamo insieme alcuni stupefacenti molto forti e il loro effetti sul nostro organismo.

Le Ketamine

La ketamina è un farmaco anestetico, utilizzato per l’induzione ed il mantenimento dell’anestesia per lo più in ambito veterinario, pediatrico e traumatologico. Con dosi alte è utilizzata a scopo stupefacente per via dei suoi effetti allucinogenici di tipo dissociativo e anche una lieve analgesia (stato in cui non si prova dolore).

Dosaggi troppo alti possono portare effetti tipici di una sostanza dissociativa, forti allucinazioni visivo-auditive definite come “di pre-morte”, con la percezione di “entità disincarnate”, apparenti visioni del futuro (flashforward) e vista del proprio corpo dall’esterno. Nella fase di risveglio il paziente può provare eccitazione che si caratterizza per sogni vividi (piacevoli o spiacevoli), che si manifesta con sintomi di confusione mentale e comportamento irrazionale. In alcuni soggetti può comparire un aumento del tono della muscolatura scheletrica con comparsa di movimenti simili alle convulsioni.

FONTE –> https://it.wikipedia.org/wiki/Ketamina

Il Metadone

Il metadone è un oppioide sintetico, usato in medicina come analgesico nelle cure palliative e utilizzato per ridurre l’assuefazione nella terapia sostitutiva della dipendenza da stupefacenti. Il metadone è utilizzato utilmente nel controllo del dolore cronico per la sua lunga durata d’azione ed il basso costo. Inoltre, da molti anni, viene usato nel trattamento della dipendenza da oppiacei, pur essendo noto il suo potenziale rischio di dipendenza e tolleranza farmacologica. La sindrome di astinenza da metadone, pur qualitativamente simile a quella della morfina, ha un esordio più lento ma più prolungato e con una sintomatologia simile.

Alcuni suoi effetti sono: Sedazione, cambiamento d’umore, miosi (restringimento delle pupille), cambiamenti nell’abilità sensoriale e funzionale.

FONTE –> https://it.wikipedia.org/wiki/Metadone

FONTE –> https://www.sanpatrignano.org/hai-bisogno-aiuto/info-droghe/metadone/

La Cocaina

La cocaina è un composto ottenuto dalla lavorazione delle foglie di un arbusto (Erythroxylum coca), coltivato prevalentemente in America del sud. La masticazione delle foglie di coca, molto diffusa sulle Ande, in Bolivia, in Colombia ed in Perù, è utilizzato dai contadini per combattere la fatica che si prova a lavorare in zone con poco ossigeno ad alta quota.
La Cocaina è considerata una sostanza ‘performante’ cioè capace di far sostenere prestazioni cui non si è soliti arrivare ed è consumata sniffata, iniettata o fumata.

La cocaina stimola il Sistema Nervoso Centrale ed ha proprietà anestetiche locali; ha la capacità di far aumentare la temperatura corporea, accelerare il battito cardiaco, il ritmo respiratorio e alcune funzioni cerebrali; mentre anestetizza completamente e per breve tempo la parte del corpo con cui entra in contatto. Gli effetti fisici partono da una sensazione di euforia ed eccitazione, seguito da un elevata capacità di concentrazione, energia e sicurezza.

FONTE –> https://www.lila.it/it/infoaids/49-sostanze-psicoattive/308-cocaina

L’Eroina

L’eroina è un derivato della morfina (con origini dall’Oppio). È una sostanza semisintetica. Per le sue proprietà sedative e analgesiche è stata molto usata in medicina, prima di essere proibita a causa dei forti effetti collaterali, allo sviluppo di tolleranza e l’instaurarsi di dipendenza con crisi da astinenza al momento della sospensione della terapia. 

L’eroina è una sostanza sedativa e ha forte capacità analgesica. Rallenta le funzioni cerebrali e di conseguenza quelle relative al battito cardiaco e alla respirazione e attutisce tutte le sensazioni di dolore. Gli effetti fisici iniziano con il ‘flash’ (un’ondata di calore che pervade il corpo), a cui sopravviene un senso di rilassatezza con conseguente difficoltà nella verbalizzazione, difficoltà a mantenere gli occhi aperti,ecc.. Chi ha provato questa droga ammette di aver ottenuto un effetto simile ad un potente orgasmo.

FONTE –> https://it.wikipedia.org/wiki/Eroina

FONTE –> https://www.lila.it/it/infoaids/49-sostanze-psicoattive/313-eroina

Conclusioni

Dopo aver esaminato attentamente solo alcune tipi di droghe siamo giunti alla conclusione che la nostra società è messa male davvero. Abbiamo esaminato solo 4 tipi di droghe, molto diffuse, ma anche molte potenti e i loro effetti. Forse non tutti sapevano gli effetti che causano l’assunzione di queste sostanze stupefacenti. Di sicuro, per quanto possano sembrare dei sintomi ‘piacevoli’ gli effetti a lungo termine sono disastrosi e pericolosi per la salute. Spero che questo articolo vi si piaciuto e soprattutto spero che sia stato molto utile a scopo informativo.

Bere acqua più acqua? Ecco 5 benefici

Da ormai tempi immemorabili i dottori ci dicono di bere almeno 2 litri di acqua. Questo non solo perché il nostro corpo ne ha effettivo bisogno per continuare a vivere ma anche perché fa bene a tutti gli organi.

Il nostro corpo è formato per il 90% circa di questo meraviglioso liquido e questo indica quanto sia importante bere la giusta quantità di acqua. Ma ora esaminiamo degli effettivi benefici che bere acqua ci provoca.

Ci aiuta a mantenere l’attenzione

E’ scientificamente provato che bere dell’acqua prima o durante una sessione di studio aiuta a rimanere concentrati (per trovare altri consigli su come rimanere concentrati clicca qui). Se, dobbiamo rimanere concentrati a lungo è buona abitudine portarsi alla scrivania (o al tavolo) una bottiglia d’acqua in modo da non doversi alzare spesso.

Ci aiuta a controllare l’appetito

L’acqua aiuta a riempire prima lo stomaco e a mangiare di meno, non a caso alcuni dietologi e nutrizionisti consiglino di bere due bicchieri di acqua prima dei pasti. In questo modo, essendo già mezzi pieni a causa dell’aver bevuto, mangeremo di meno e ci sentiremo pieni prima di quanto ci aspetteremmo.

Ci aiuta a essere più produttivi

Bere il giusto quantitativo di acqua ci aiuta a essere più produttivi. Stimola il nostro cervello e ci aiuta a rendere meglio durante una sessione di lavoro, studio o sport. Inoltre bere ci dà una vera e propria carica per svolgere le nostre faccende durante una giornata.

Ci aiuta a ridurre il mal di testa da fatica

Quante volte, mentre studiamo o lavoriamo, ci viene quel mal di testa fastidioso? Beh questo mal di testa è dovuto alla fatica e l’acqua è un ottimo rimedio per farcelo passare. Tentar non nuoce, quindi la prossima volta che avrete un mal di testa, bevete un po’.

Ci aiuta a contrastare la pelle secca

Tutti quanti, specialmente le donne, odiano avere la pelle secca o screpolata. A quanto pare l’acqua è un rimedio naturale anche per questo tipo di problema. Berne almeno 2 litri ci aiuta ad avere una pelle più elastica e di conseguenza ben idratata (esattamente il contrario di una pelle secca). Quindi care donne che state leggendo questo articolo, bevete tanto e evitate di spendere tanti soldi per lozioni e creme che rendono la pelle idratata, da oggi solo rimedi naturali.

FONTE IDEE —> https://ilblogperte.com/2019/09/25/perche-bere-piu-acqua/

5 consigli su come iniziare bene la giornata

Uno dei dilemmi più grandi è come iniziare bene una giornata. Può sembrare strano, ma con dei semplici accorgimenti possiamo iniziare al meglio la nostra giornata. Esaminiamo insieme questi 5 semplici consigli su come fare.

Prenditi il tuo tempo

Ogni mattina è necessario prendersi del tempo per noi stessi. Fare le cose con calma e non di corsa ci aiuta a rimanere tranquilli e rilassati per tutta la giornata. Dopotutto si sa che “il buongiorno si vede dal mattino”.

Fai colazione

Una delle migliori abitudini da prendere è quella di fare colazione la mattina. E’ il pasto più importante della giornata e non andrebbe saltato, cosa che molti fanno quasi ogni giorno. Fare una buona colazione (che sia dolce o salata) la mattina dà la giusta carica per affrontare un’intera giornata (di lavoro, a scuola o di altro genere) stressante. Quindi non dimenticate assolutamente di mangiare la mattina.

Riordina la stanza

Un’altra cosa da fare la mattina è riordinare la stanza. Può sembrare quasi stupido, ma fare questa attività la mattina ci aiuta a iniziarla col piede giusto. Chi non è felice di vedere la propria camera in ordine e bella pulita?! Se poi ci riflettiamo, avere la camera già ordinata la mattina ci permetterà di avere più tempo libero durante il pomeriggio perché, al posto di passarlo a sistemare la nostra stanza, potremmo impiegarlo in altre attività assai più rilassanti.

Datti ogni giorno degli obbiettivi

Iniziare la giornata sapendo già in anticipo ciò che abbiamo intenzione di fare (e metterlo per iscritto) ci darà la giusta carica per proseguire con il giusto spirito e la giuste idee. Partire già dalla mattina carichi e con le idee ben chiare ci aiuterà ad essere più soddisfatti a fine giornata e a dormire meglio la notte.

Crea la tua routine

Creare la propria routine, quindi già sapere ciò che si farà in quella giornata (perché sono sempre le stesse azioni) ci aiuterà a partire con il piede giusto e con degli obbiettivi (realistici) già prefissati. Sapere esattamente ciò che i dovrà far quella giornata non farà altro che infonderci autostima e il coraggio giusto per superare a testa alta un altro giorno della settimana.

Che bella giornata

Se si seguiranno questi 5 semplici consigli le nostre giornate miglioreranno notevolmente. Teniamo a mente questi step e ci ritroveremo con più tempo a disposizione durante il giorno e un umore decisamente migliorato.

FONTE IDEE –> https://ilblogperte.com/2019/09/04/5-consigli-per-iniziare-bene-la-giornata/

Studiare: Come rimanere concentrati?

Studiare non è un’attività che piace a tutti, ma bene o male dobbiamo svolgerla almeno una volta nella vita. Specialmente gli studenti ormai si sono rassegnati all’idea che studiare è un obbligo, ma non è sempre facile rimanere concentrati. Allora cosa possiamo fare per rimediare a questi cali di concentrazione? Esaminiamo insieme 4 modi che ci possono aiutare al riguardo.

Cercare l’ambiente adeguato

Sembra una cosa banale, ma scegliere un’ambiente poco rumoroso e con poche distrazioni al suo interno potrà aiutare lo studente a rimanere concentrato più tempo e a rendere lo studio più efficace. Quindi cari studenti, scegliete un luogo che abbia questi requisiti:

  • Ben ventilato
  • Poco rumoroso
  • Poche distrazioni al suo interno

Giusto per la cronaca, è sempre meglio studiare senza musica. La musica con testi distrae il cervello, mentre la musica adatta allo studio è un tipo di musica con solo base musicale o con rumori rilassanti di sottofondo.

Preparare tutto l’occorrente prima di iniziare a studiare

Preparare tutto ciò che ci serve prima di inizare a studiare ci farà perdere meno tempo durante la vera e propria attività di studio. Alzarsi sempre per andare a prendere ciò che ci manca, oltre a farci perdere del tempo, ci fa perdere la concentrazione. Preparare tutto in anticipo invece ci permetterà di essere concentrati per più tempo e saremo pronti ad una bella sessione di studio.

Fare piccole pause

Durante una sessione di studio è molto importante fare delle pause brevi ma abbastanza spesso. In questo modo il cervello si riposa e riprende ancora meglio il lavoro lasciato. I tempi richiesti di solito sono una pausa di 10 minuti ogni 50 minuti di studio intenso e senza distrazioni. Durante queste pause sarebbe buono anche fare un piccolo spuntino (sarebbe meglio integrare zuccheri perché aiutano ancora di più il cervello a lavorare)

Spegnere il cellulare

Durante lo studio sarebbe meglio spegnere ogni tipo di device elettronico (che non serve per lo studio in sé) ma in particolar modo è buona abitudine spegnere il proprio telefonino in modo da non avere distrazioni. Se il nostro telefonino fosse acceso, per ogni minimo rumore (o vibrazione) ci alzeremmo o ci distrarremmo e questo comporterebbe delle difficoltà alla concentrazione durante lo studio.

Studiare in modo efficace

In questo articolo abbiamo visto 4 modi per rimanere concentrati durante una sessione di studio. Ribadiamoli insieme:

  • Cercare l’ambiente adeguato
  • Preparare tutto l’occorrente prima di iniziare a studiare
  • Fare piccole pause
  • Spegnere il cellulare

Perciò, la prossima volta che studierete ricordatevi di questi semplici consigli e vedrete degli effettivi miglioramenti.

FONTE IDEE –> https://ilblogperte.com/2019/08/29/8-modi-per-restare-concentrati-durante-lo-studio/

Come possiamo risparmiare energia?

Tutti noi dipendiamo dall’energia per vivere. Usiamo energia per rifornire i nostri mezzi di trasporto personale, usiamo energia per le luci, il gas, etc… in poche parole noi viviamo grazie all’energia. Ma nonostante questo grande bisogno di energia, alcuni non sanno come poter ricavare abbastanza energia per vivere. Un metodo molto utile è quello di risparmiare, in modo che possiamo sfruttare meglio le nostre risorse energetiche. Ma ora esaminiamo insieme alcuni campi in cui possiamo risparmiare e come possiamo farlo.

Casa

  • Usare il riscaldamento e l’aria condizionata senza sprechi

Secondo uno studio condotto in Gran Bretagna, impostare il termostato in inverno a soli due gradi in meno è il modo migliore per risparmiare energia nell’arco dell’anno. Dopotutto vestirsi con qualche maglione in più può farci risparmiare un sacco sulla bolletta, sia in termini monetari che energetici. Non conviene?

La stessa cosa avviene quando fa caldo. Impostare con accortezza il termostato mentre si fa partire l’aria condizionata (o il deumidificatore, che è anche meglio) fa risparmiare davvero tantissimi soldi e energia.

  • Tenere chiuse porte e finestre mentre si riscalda/raffredda la casa

Possiamo evitare di sprecare energia limitando le dispersioni, sia di calore sia di aria fresca. Tenere aperte porte o finestre mentre si cerca di riscaldare o raffreddare casa aumenta tantissimo il tempo e l’energia impiegata per cambiare la temperatura dell’ambiente. Oltre a tenere semplicemente chiuse finestre e porte, possiamo ridurre ulteriormente il consumo di energia domestica migliorando l’isolamento termico e installando finestre a risparmio energetico.

  • Usare lampadine a risparmio energetico

Usare lampadine a basso consumo (per esempio quelle a Led) aiuta a risparmiare energia e a diminuire il consumo totale dell’illuminazione. Nonostante questo tipo di lampadine ha un costo iniziale più alto di quelle normali, il consumo di energia è decisamente più basso del consumo energetico con lampadine normali. In poche parole si avrà un risparmio energetico di circa l’80%.

Mezzi di trasporto

  • Usare i mezzi pubblici

Usare i mezzi pubblici permette di spendere meno soldi in confronto alle spese totali per un mezzo personale. Inoltre si inquina di meno l’atmosfera sfruttando un autobus o un treno. In poche parole, spendere un po’ di più inizialmente per un abbonamento ripaga in tutto e per tutto, anche se forse è un po’ scomodo.

  • Pianificare in anticipo gli spostamenti

Può sembrare strano, ma pianificare in anticipo i viaggi che si vogliono fare, quindi la quantità di soldi che si vogliono spendere per il carburante, aiuta a non sfruttare il nostro mezzo inutilmente. Lasciare la nostra auto o il nostro motorino parcheggiato e farci un giretto a piedi o in bici farà bene a noi, al nostro portafoglio e all’ambiente.

Attività quotidiane

  • Non sprecare acqua calda

Secondo uno studio condotto in Australia, “l’energia impiegata per il riscaldamento dell’acqua a livello domestico corrisponde in media all’1,3 per cento dell’energia totale usata nelle città australiane, e rappresenta il 27 per cento dell’energia totale consumata in casa”. Dato che per produrre acqua calda serve energia, meno acqua calda si usa e meno energia si consuma. Usare acqua calda non solo consuma la normale quantità di acqua usata per lavarsi, ma consuma anche energia, che serve per lo scaldabagno a riscaldare l’acqua.

  • Spegnere

Dovremmo spegnere luci, elettrodomestici e altri apparecchi elettronici come TV e computer. Anche quando sono spenti, molti apparecchi consumano corrente nonostante siano in modalità standby. Per aumentare il risparmio, alcuni esperti consigliano di scollegarli dalla fonte di energia o di utilizzare una presa multipla per disattivare anche la modalità standby.

Il risparmio energetico

In questo articolo abbiamo esaminato come risparmiare energia in vari ambiti della nostra vita. In fin dei conti risparmiare conviene a tutti sotto il punto di vista monetario, energetico e ambientale. Risparmiando energia salviamo l’ambiente, la cosa più importante che abbiamo, non scordiamolo mai.

FONTE –> https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/102017166?q=risparmio&p=par

Gli effetti collaterali del Multitasking sul cervello (parte 2)

A quanto pare un solo articolo su tutti gli effetti negativi del Multitasking non bastava (se volete leggere la prima parte cliccate qui). In fin dei conti, che il Multitasking portasse degli effetti negativi era risaputo, ma pochi sanno quanti effetti negativi porta su di noi. Esaminiamo questi ultimi effetti collaterali e approfondiamoli insieme.

La dopamina, questa sconosciuta

La dopamina, un neurotrasmettitore rilasciato dal cervello, è indispensabile per il corretto funzionamento dell’attività comportamentale ed emozionale. Come è stato scoperto da diversi esperti di neuroscienza tra cui Earl Miller, docente del Massachusetts Institute of Technology (MIT), è meglio concentrarsi su un’attività alla volta senza usare il Multitasking. Infatti utilizzare questa skill porta gli effetti indesiderati della dopamina. Il multitasking infatti produce alti livelli di stress e adrenalina, e per abbassare questi valori ci concediamo distrazioni frequenti che portano alla produzione di dopamina. Il nostro cervello è drogato di dopamina e per questo ne vuole sempre di più. Ciò rende impossibile concentrarsi su un compito complesso.

Un problema per la scuola

Per chi non ci credesse ci sono prove scientifiche che l’apprendimento scolastico è ostacolato da questo tipo di attività. Infatti Russ Poldrack, neuroscienziato a Stanford, spiega che il processo di apprendimento mentre si fa multitasking spinge le nuove informazioni verso la parte sbagliata del cervello. Riflettiamo su un esempio quotidiano di quasi ogni studente. Se gli studenti studiano e guardano la TV allo stesso tempo le informazioni acquisite dai loro compiti si indirizzano al corpo striato, una regione specializzata nella memorizzazione di nuove procedure e competenze, non di fatti e idee. Senza la distrazione della TV, invece, le informazioni raggiungono l’ippocampo, dove vengono organizzate e classificate in una varietà di modi, rendendo più facile recuperarle. In poche parole c’è una deviazione delle informazioni nel cervello, e questo porta ad essere disorientati e poco produttivi.

Il metabolismo ne risente

Il Multitasking porta a focalizzarsi su più compiti contemporaneamente, cosa che porta la corteccia prefrontale e il corpo striato a bruciare il glucosio ossigenato, lo stesso combustibile di cui hanno bisogno per restare concentrati sui compiti. Il tipo di spostamento rapido e continuo che operiamo con il multitasking fa sì che il cervello bruci il combustibile così rapidamente che dopo ci sentiamo esausti e disorientati, anche se ne abbiamo fatto uso per poco tempo. Abbiamo letteralmente impoverito i nutrienti nel nostro cervello. Questo porta a compromessi in termini di prestazioni cognitive e fisiche.

Conclusioni

Ora possiamo dire di aver concluso per davvero questo argomento. Abbiamo scoperto che il Multitasking implementa le nostra attività in un tempo minore ma le sue controindicazioni sono troppe per essere considerata una buona skill. Vi ringrazio per aver letto il mio articolo fino alla fine e spero che vi sia stato utile per prendere decisioni future. Ora concluderei con una bellissima citazione.

“Il nostro giocattolo più grande è il cervello”

SIR CHARLIE CHAPLIN

FONTE –> https://www.corriere.it/salute/neuroscienze/15_gennaio_20/multitasking-rovina-cervello-intelligenza-8aa73808-a0c5-11e4-b571-55218c79aee3.shtml

Gli effetti collaterali del Multitasking sul cervello (parte 1)

Fare più cose contemporaneamente non è così super come sembra. In realtà utilizzare troppo spesso il Multitasking fa solo male al nostro cervello, ma vediamo nel dettaglio questi effetti collaterali.

il QI ne risente

A quanto pare si è riscontrato che utilizzare troppo spesso il Multitasking renda più “stupidi”. Uno studio dell’ University of London ha dimostrato che durante il Multitasking ciò che ne risente è proprio l’intelligenza. Questo esperimento consisteva nel far svolgere a degli adulti più compiti cognitivi allo stesso tempo. Il calo di QI nei soggetti studiati era pari a quello che potrebbe sopraggiungere in caso di consumo di marijuana o dopo una notte passata ad occhi aperti. In poche parole il QI di una persona adulta scendeva allo stesso livello di quello di un bambino di 8 anni. Decisamente non una buona conseguenza.

La tua intelligenza emotiva si abbassa

Triste a dirsi, il Multitasking porta anche questo effetto negativo con se. Il Multitasking causa difficoltà nel mantenere la concentrazione, l’organizzazione e l’attenzione ai dettagli. Durante contesti sociali (come riunioni di lavoro) è sconsigliato fare uso di questa pratica perché indica poca consapevolezza di sé e sociale, due particolarità dell’intelligenza emotiva (EQ) che sono fondamentali nella carriera lavorativa. Uno studio svolto da TalentSmart ha individuato che il 90% dei Top Performer hanno alti livelli di EQ, perciò, se il Multitasking danneggia questo tipo di intelligenza, si farà più fatica a fare carriera e ad avere successo nel mondo del lavoro. Che grosso problema in un mondo basato sul lavoro.

Il cervello soffre

Inizialmente si credeva che il deterioramento del cervello dovuto al Multitasking fosse solo momentaneo, ma purtroppo si è scoperto che non è affatto così. Una ricerca svolta dall’Università del Sussex, nel Regno Unito, ci dice cosa succede al nostro cervello durante un’operazione di Multitasking. La risonanza magnetica fatta sul cervello di persone che passano molto tempo in attività di Multitasking hanno una densità minore nella corteccia cingolata anteriore, responsabile di attività quali empatia e controllo cognitivo ed emotivo. Anche se non esistono dati certi su un possibile effetto fisico sul cervello, di sicuro le attività del cervello sono ridotte notevolmente.

Il cervello si divide

Ovviamente questa divisione non è fisica, ma coinvolge l’attività del cervello. Ogni volta che prestiamo attenzione a come svolgere un solo compito si attiva la corteccia prefrontale, che si estende su tutti e due i lobi nella parte anteriore del cervello. Questa corteccia prefrontale aiuta a focalizzare la nostra attenzione su un obbiettivo e coordina la comunicazione con le altre aree cerebrali per terminare il compito assegnato. Quando bisogna svolgere una sola attività i due emisferi lavorano insieme. Quando invece svolgiamo attività di Multitasking il cervello, per così dire, si divide a metà, infatti ogni emisfero è addetto ad un compito. In effetti, quando svolgiamo attività di Multitasking è come se avessimo due cervelli che lavorano contemporaneamente e in modo assolutamente indipendente l’uno dall’altro. Ora vediamo nel dettaglio questa ricerca e le sue implicazioni nella nostra vita di tutti i giorni.

(le differenze tra Multitasking e non)

Ricerca INSERM

I due neuroscenziati Etienne Koechlin e Sylvain Charron dell’Institut National de la santé et de la Recherche Médicale (INSERM) di Parigi hanno svolto questa ricerca. Ai partecipanti, 16 uomini e 16 donne (con età compresa tra i 19 e i 32 anni) venne chiesto di svolgere due compiti nello stesso momento. L’attività del loro cervello era monitorata attraverso risonanza magnetica funzionale, e quando è stato chiesto di concentrarsi solo su uno dei compiti aumentava l’attività delle cellule nervose di un solo emisfero. Quando invece è stato chiesto loro di concentrarsi sull’altro compito è diventato più attivo il lato opposto. Questa è stata la prova finale che il cervello realmente si divide a metà durante il Multitasking e ciò non fa affatto bene a questo importante organo. Ad un certo punto gli scienziati hanno chiesto loro di svolgere un terzo compito ciò che si è scoperto è davvero interessante. In effetti è stato scoperto che gli individui non riuscivano a svolgere più di due attività contemporaneamente. Ciò è facilmente riconducibile al fatto che abbiamo solo due lobi e quindi non possiamo svolgere più di due compiti allo stesso tempo.

Tirando le somme

Miei cari lettori oggi abbiamo parlato di un argomento che riguarda ognuno di noi, dopotutto a tutti è capitato di guardare la TV mentre rispondevamo ad un SMS. Il reale problema del Multitasking è che in troppi lo praticano. Nessuno si rende conto dei reali effetti che questa attività ha sul nostro cervello. Il cervello serve a tutti e dovremmo cercare di renderlo il più integro possibile. Nel prossimo articolo finiremo di parlare degli effetti nocivi del Multitasking (clicca qui per aprire l’articolo)

FONTE –> https://www.sviluppopersonalescientifico.com/multitasking/

La musica classica aiuta la mente

Che bella notizia per gli amanti di Mozart e Beethoven, infatti la musica classica aiuta la concentrazione e lo sviluppo delle aree del cervello che implementano la memoria. Una cosa già risaputa ma ora provata anche dalla scienza. Entriamo nel merito dell’argomento e vediamo quali effetti ha su di noi la musica classica.

Antidolorifica

Eh già miei cari lettori, è stato scoperto che ascoltare musica classica mentre si prova dolore aiuta a sopportarlo. Secondo diversi studi, la musicoterapia aiuta ad alleviare tensione e ansia, riducendo notevolmente l’uso di antidolorifici. Questi medicinali possono portane grandi controindicazioni, specialmente in coloro che soffrono di ipertensione.

Antistress

Come già accennato prima, la musica classica aiuta ad alleviare lo stress. Questo lo si può spiegare perché la musica classica diminuisce la quantità prodotta di cortisolo. Questo ormone viene prodotto in situazioni stressanti dalle ghiandole surrenali, provocando nell’individuo stanchezza, gastrite e in alcuni casi anche la depressione.

Relax

Chi dice che la musica classica non rilassa sta mentendo. infatti è risaputo che la musica classica viene utilizzata per addormentarsi, soprattutto nei neonati. Questo tipo di musica aiuta a calmare e tranquillizzare il bambino, trasmettendo al piccolo un senso di sicurezza. In più, questa tipologia di musica, viene usata dalle donne in gravidanza per stabilire un legame ancora più forte e più speciale col proprio bambino.

Ipotensiva

Una stupenda notizia per coloro che soffrono di ipertensione. Ovviamente la musica classica non ha la stessa funzione di una pillola per la pressione, ma ha uno scopo altrettanto utile. La musica classica, infatti, permette di diminuire il battito cardiaco. Questo avviene soprattutto se il brano che si ascolta è di Mozart o di Strauss.

Produttività

Come è già risaputo, la musica classica stimola la produttività, l’intelligenza e la creatività. L’impiego del giusto ritmo nelle nostre attività consente di essere più produttivi e di svolgerle nel miglior modo possibile. Inoltre la musica classica è usata dagli studenti per concentrarsi sullo studio mentre fanno i compiti. Una particolarità della musica classica è che, a causa delle sue proprietà benefiche, viene usata per coloro che sono stati colpiti da un ictus per permettergli di avere un percorso riabilitativo più agevole.

Aiuta coloro che stanno facendo una dieta

Difficile da credere ma è proprio così, infatti coloro che ascoltano musica classica mentre mangiano imparano a godersi ogni boccone di cibo senza ingozzarsi. Di solito coloro che fanno le diete fanno fatica a mangiare lentamente ma con questo rimedio ognuno è in grado di seguire una dieta.

Tirando le somme

Non c’è molto altro da dire se non che la musica classica aiuta nella concentrazione, stimola l’intelligenza e rilassa le persone che la ascoltano. Vorrei chiudere questo articolo con una citazione.

La vita senza musica non è vita.

(Friedrich Nietzsche)

FONTE –>https://nonsolocultura.studenti.it/5-benefici-della-musica-classica-455055.html

I benefici dell’avere animali domestici

Miei cari lettori, avete letto bene. I nostri piccoli amici a quattro zampe portano delle vere e proprie note positive nella nostra vita di tutti i giorni, non solo con il loro affetto, ma anche in altri modi. Vediamo più nel dettaglio quali sono questi benefici che i nostri animali domestici portano nelle nostre vite.

Meno allergie per i bambini

A sostenere questa affermazione è una ricerca del Department of Public Healt Sciences dell’Henry Ford Hospital di Detroit. Stando a quanto emerso da questa ricerca, i bambini rafforzano il loro sistema immunitario verso i soliti virus e batteri e per quanto riguarda le più comuni forme di allergia. Incredibile quanto questi esserini riescano a farci stare meglio non solo emotivamente ma anche sotto l’aspetto salutare della nostra vita.

Meno stress per tutti

Ora i benefici dei nostri piccoli amici pelosi li vedono tutti i membri della famiglia. Secondo uno studio di un’università di Buffalo, gli eventi stressanti della nostra vita (che come sappiamo tutti, sono tantissimi) vengono affrontati meglio quando accanto a noi ci sono piccoli amici pronti a sostenerci con uno sguardo tenero, con delle fusa o con delle scodinzolate energiche. Questi sono solo alcuni esempi di come gli animali possono renderci felici. Pensiamo all’ultima volta in cui il nostro cane è venuto vicino a noi con le orecchie basse, si è avvicinato di soppiatto e ci ha leccato tutta la faccia per dirci che ci vuole bene e che ci tiene a noi. Oppure pensiamo al nostro gatto quando ci viene vicino, fa le fusa, si stende sulle nostre gambe e vuole essere accarezzato per farci dimenticare tutti i nostri pensieri. Non siete d’accordo con me sul fatto che gli animali riescono in tutti i modi a farci dimenticare dei nostri problemi?

Niente più diete, ora ci sono i nostri cuccioli

In poche parole è proprio così, gli animali domestici saranno la rovina dei dietologi. Pensate a tutte le volte in cui cercavate di riposarvi sul divano dopo pranzo ma magicamente il vostro cane iniziava ad abbaiare e iniziava a grattare la porta perché aveva bisogno di essere portato fuori (giustamente anche loro hanno le loro necessità). Ecco, questo è il motivo per cui i padroni di animali domestici sono mediamente più magri di chi non si sogna nemmeno di avere un canarino per animale domestico. I padroni devono stare attenti alle necessità dei loro animaletti e per questo devono provvedere a qualsiasi loro richiesta, anche se controvoglia. Questo indica che i padroni dovranno portare il cane fuori a fare i suoi bisognini o per fare una passeggiata.

Conversazioni reali, più o meno

Pensateci un attimo, i nostri amati amici a quattro zampe riescono sempre a farci capire quello che vogliono, anche se non parlano la nostra lingua. Con loro dobbiamo per forza comunicare con il corpo, con la voce, con lo sguardo e con delle parole, metodo di conversare che a causa della tecnologia si sta perdendo. Ecco, ora abbiamo un motivo in più per parlare dal vivo con i nostri amici, tanto già lo facciamo con i nostri amici pelosi. E quest’ultima caratteristica ci porta inevitabilmente al prossimo punto.

Miglioramento della nostra condizione sociale

Eh già, che ci crediate o no, avere un animale domestico, oltre ad essere piacevole e salutare, può addirittura farci salire di popolarità. Pensate al classico cliché dei film in cui un ragazzo inizia a fare conversazione con una ragazza carina solo a causa del cane. Questo è un banale esempio di come gli animali ci avvicinino agli altri. Dopotutto portare il cane al parco a giocare è un occasione utile anche per noi, impariamo a socializzare con gli altri, forse proprio a causa del bel cagnolino di qualcun’altro, e quello potrebbe essere il trampolino di lancio per una bella conversazione su una base comune, e forse anche qualcosa di più.

I migliori amici dell’uomo sotto ogni punto di vista

I nostri amorevoli amici sono i migliori sotto ogni punto di vista, non è vero? Portano benessere sotto il profilo medico, mentale, fisico e con le relazioni interpersonali. Incredibile quanto i nostri cuccioli siano mitici, ma una cosa ancor più bella è che loro fanno tutto questo solo in cambio dell’amore e dell’affetto da parte nostra. Bisogna tenere con gran cura queste meravigliose creature, dopotutto loro non ci chiederanno nulla in cambio se non una carezza o una palla con cui giocare. Trattiamo bene i nostri amici animali e facciamoli stare bene perché se stanno bene loro di conseguenza staremo bene anche noi.

FONTE –> https://amp.tgcom24.mediaset.it/articolo/821/2139821.html